Domenica 11 febbraio 2024

Anche in questa domenica l’evangelista Marco vuole farci seguire Gesù per scoprire la sua identità. Quante volte costatiamo che il mondo è malato, quasi morto. Certo, c’è male nel mondo, ma nel cuore della storia Dio ha posto la sorgente di ogni guarigione: Gesù, che ha preso su di sé la lebbra del nostro male e della morte per farci partecipi della risurrezione e della vita.
Celebriamo anche la Giornata mondiale del Malato con il tema: «Non è bene che l’uomo sia solo». Curare il malato curando le relazioni.
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Domenica 4 febbraio 2024

La nostra vita è segnata dalle gioie e dalle fatiche, dal dolore e dalla malattia. Oggi vogliamo portare in particolare le nostre croci nell’ Eucaristia, perché il Padre ci aiuti a passare attraverso l’esperienza del dolore con la speranza che ci viene da Cristo morto e risorto.
La Chiesa italiana celebra oggi la Giornata per la Vita. Nel foglio parrocchiale troverete la prima parte del messaggio dei Vescovi italiani.
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Domenica 7 gennaio 2024

Oggi prolunghiamo la meditazione del mistero dell’Epifania, della manifestazione di Cristo al mondo, e concludiamo il tempo di Natale. Seguiamo Gesù sulle rive del Giordano dove, prima di iniziare la sua missione, si mette in coda tra un popolo che cerca Dio riconoscendo il proprio bisogno di conversione. Il Figlio di Dio continua il suo cammino di svuotamento per divenire totalmente figlio dell’uomo, che carica sulle sue spalle il peccato del mondo. E così i cieli si aprono e Dio ritorna a parlare con l’uomo.
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Domenica 31 dicembre 2023

31 dicembre 2023 Nella prima domenica dopo il Natale la liturgia fissa lo sguardo sulla realtà umana che ha permesso l’incarnazione del Figlio di Dio: la sua famiglia. In essa Gesù ha ricevuto un’identità, ha imparato ad amare, è stato educato alla fede del suo popolo. Una famiglia ha «umanizzato» Dio, perché è nella famiglia che l’amore di Dio si fa carne, diviene cioè sperimentabile.
1° gennaio 2024 Otto giorni dopo il Natale, riuniti in assemblea del Signore, veneriamo Maria, onorandola con il titolo di Madre di Dio. Celebriamo di nuovo anche l’incarnazione del Figlio di Dio. Egli, circonciso otto giorni dopo la nascita, entra a pieno titolo nella storia e nella tradizione viva di Israele, facendosi solidale con il popolo della prima alleanza.
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