Riuniti in assemblea domenicale, cerchiamo insieme la vera sapienza della vita, quella che scaturisce dalla Parola di Dio. Liberiamo allora il cuore dall’affanno delle cose e delle ricchezze per divenire discepoli di Cristo, unico Salvatore.

Ogni domenica nell’Eucaristia celebriamo l’alleanza eterna stipulata con noi da Dio che ci ama in modo appassionato, geloso e fedele. La fedeltà della coppia cristiana alla alleanza nuziale è proprio un segno e il sacramento della fedeltà di Dio all’uomo.

La tentazione di avere il monopolio di Dio e di misurarlo secondo i nostri parametri e scopi è sempre forte, anche nei credenti di tutte le religioni. Dio, però, manifesta il suo amore verso tutti in modo completamente libero; Gesù ci chiederà di essere liberi da condizionamenti nelle intenzioni e nell’agire, perché a tutti i popoli della terra siano annunciate le meraviglie dell’amore di Dio.
Si celebra oggi la 110ma «Giornata mondiale del migrante e del rifugiato». Questo il tema che il Papa affida alla nostra riflessione e alla nostra preghiera: «Dio cammina con il suo popolo».

Il tema del giusto perseguitato attraversa tutta la Bibbia e lo ascolteremo nella prima lettura e in una parte del vangelo. Il «giusto» costituisce una provocazione, anzi una sfida radicale per ogni comportamento che interpreta il potere come dominio che schiaccia gli altri.

Fratelli e sorelle, la domanda è sempre quella, dopo duemila anni: Chi è Gesù? Chi è Gesù per me, per noi? L’Eucaristia, che ogni domenica celebriamo, è la chiave che ci permette di accedere al mistero doloroso e glorioso della sua croce, invito deciso a non pensare più secondo gli uomini ma secondo Dio.