La liturgia dell’odierna domenica, 16 luglio, è caratterizzata dalla parabola del seminatore. È una parabola apparentemente tragica: Dio semina ovunque la sua parola, ma quasi sempre viene soffocata e va sprecata. La storia dell’umanità sembra impermeabile a Dio che ci interpella. Ma da qualche parte essa, invece, attecchisce e cresce e, come Gesù, seme che muore per produrre frutto, prepara una nuova umanità.
La liturgia della prossima domenica, 23 luglio, di fronte all’intrecciarsi del bene e del male, ci annuncia un Dio paziente, ma anche giusto, che rispetta i tempi di maturazione e di crescita dell’uomo. «Di generazione in generazione la sua misericordia» (Lc 1,50): è questo il tema della terza Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani che il Papa affida alla nostra riflessione, giornata che precede di pochi giorni la memoria liturgica dei santi Gioacchino e Anna, nonni di Gesù.
La liturgia della prossima domenica, 23 luglio, di fronte all’intrecciarsi del bene e del male, ci annuncia un Dio paziente, ma anche giusto, che rispetta i tempi di maturazione e di crescita dell’uomo. «Di generazione in generazione la sua misericordia» (Lc 1,50): è questo il tema della terza Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani che il Papa affida alla nostra riflessione, giornata che precede di pochi giorni la memoria liturgica dei santi Gioacchino e Anna, nonni di Gesù.