Nella prima lettura di questa domenica siamo invitati dal profeta Isaia a rimettere al centro il significato di una delle espressioni tipiche della penitenza, quella del digiuno, che deve diventare occasione di condivisione e di compassione.
Nel vangelo si affronta il tema delle caratteristiche del vero discepolo, di colui che vuole seguire il Maestro: per essere discepolo non basta una sequela privata, serve invece una disponibilità ad esprimere, anche a costo di oltraggi, con gesti pubblici e visibili, una fede e un amore profondi nei confronti del Padre, radicati, potremmo dire con la seconda lettura, nell’amore di Gesù crocifisso.
Nel vangelo si affronta il tema delle caratteristiche del vero discepolo, di colui che vuole seguire il Maestro: per essere discepolo non basta una sequela privata, serve invece una disponibilità ad esprimere, anche a costo di oltraggi, con gesti pubblici e visibili, una fede e un amore profondi nei confronti del Padre, radicati, potremmo dire con la seconda lettura, nell’amore di Gesù crocifisso.